martedì 17 maggio 2011

To kill. Go!

E vedo le mie mani.
To kill.
To kill.
To kill.
Scie scarlatte attraversano le mie acque.
Fecondazione assistita di disumanizzazione.
Tracce di vita indotta.
Ma l'embrione non ha trovato dove sistemarsi.
E così scivola via verso il nero.
To kill.
To kill.
To kill.
Aborto spontaneamente voluto di emozioni.

Non sono in grado di conservare nulla,
dentro questo corpo che ha smesso
di raccontare la mia storia.
To kill.
To kill.
To kill.
Error. Not found.
'Who?'.
'Me'.
'Who?'.
'Don't care'.
Il sorriso di un pagliaccio colonizza il mio viso.
E stranamente io non ho applicato nessun trucco.
Sì, ci siamo.
To kill.
To kill.
To kill.
Gocce di rugiada rubino si ramificano,
come viti, sulle mie gambe.
L'operazione è riuscita,
fra poco saranno solo segni da togliere.
Niente più.
Inaridiranno sulle ginocchia.
To kill.
To kill.
To kill.
Volteggio sui miei drammi.
Tallone, punta.
Tallone, punta.
Tallone, punta.
Tallone, punta.
Conto i secondi che mi separano dal suolo, tanto atteso.
Dal lenzuolo fresco che mi avvolgerà,
fra onde di desiderio folgorato.
To kill.
To kill.
To kill.
Questi anni senza.
'Senza chi?'.
'Senza. Senza e basta'.
Questi cazzo di anni senza.
Finalmente li vedo scorrere davanti i miei occhi.
Dicono che sia l'ultima cosa da vedere.
Io li voglio solo osservare mentre corrono
e mi abbandonano per sempre.
To kill.
To kill.
To kill.
L'ho già fatto.
E la vittima non ero altro che io.

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