Gli anni del liceo erano stati una ferita aperta, che a Mattia ed Alice era sembrata così profonda da non potersi mai rimarginare. C'erano passati attraverso in apnea, lui rifiutando il mondo e lei sentendosi rifiutata dal mondo, e si erano accorti che non faceva poi tanta differenza. Si erano costruiti un'amicizia difettosa e asimmetrica, fatta di lunghe assenze e di molto silenzio, uno spazio vuoto e pulito in cui entrambi potevano tornare a respirare, quando le pareti della scuola si facevano troppo vicine per ignorare il senso di soffocamento.
Poi, con il tempo [...] i lembi della pelle si erano avvicinati, con movimenti impercettibili ma continui. A ogni nuova abrasione la crosta cadeva, ma poi ostinatamente tornava a formarsi, più scura e spessa. Infine un nuovo strato di pelle, liscio ed elastico, era andato a sostituire quello mancante. Da rossa, era diventata bianca e aveva finito per confondersi con tutte le altre'.
'La solitudine dei numeri primi', Paolo Giordano.
Ce ne sarebbero state di nuove.
Rilucenti nel loro rosso rubino.
Sempre di più.
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